Le misure in questione sono due: quella del seno e quella del sottoseno.
Per prenderle in modo corretto, basta posizionarsi in piedi – la presenza di uno specchio può facilitare l’operazione – indossando un reggiseno non imbottito e preferibilmente senza ferretto.

Utilizzando un metro da sarta si può misurare il giroseno, facendolo passare all’altezza del capezzolo, mentre il sottoseno – o torace – prendendo come riferimento il gancetto del reggiseno.

Prese queste due misure fondamentali, il gioco è praticamente fatto. Non resta che trovare la taglia corrispondente, grazie a una formula matematica molto semplice: alla misura del sottoseno si sottraggono 60 centimetri e si divide il risultato per cinque, arrotondandolo poi per difetto o per eccesso. Così si arriva a scoprire se la taglia giusta è una prima o una seconda, una terza o una quarta, per esempio.

I dati riportati in tabella sono puramente indicativi.

Ora non resta che scovare il tipo di coppa giusta per le proprie forme

Quando si sceglie un reggiseno, oltre alla taglia – indicata con un numero – è meglio selezionare con attenzione anche il tipo di coppa – contrassegnata con una lettera.

Allo scopo, basta sottrarre dalla misura del giro seno quella del sottoseno: se il valore ottenuto va da 2,5 a 5 si tratta di una coppa A; da 5 a 7,5 di una coppa B; da 7,5 a 10 di una coppa C; da 10 a 12,5 di una coppa D; se, invece, va oltre il 12,5 la coppa in questione può essere una E, una F o una G.

I dati riportati in tabella sono puramente indicativi.

Che sia slip, brasiliano o guaina, trovare la taglia in questo caso è molto semplice – serve infatti solamente misurare la circonferenza fianchi e controllare la tabella allegata.

I dati riportati in tabella sono puramente indicativi.

I dati riportati nelle tabelle sono puramente indicativi.

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I dati riportati in tabella sono puramente indicativi.

I dati riportati in tabella sono puramente indicativi.

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Il processo di mercerizzazione è un trattamento chimico mirato a garantire al cotone un miglioramento di alcune caratteristiche, quali: la forza e conseguentemente la resistenza allo strappo; l’affinità con la tintura, aumentando quindi la brillantezza e l’intensità del colore; l’igroscopicità, ovvero la capacità di assorbire e disperdere l’acqua.

L’insieme di queste caratteristiche rende il cotone ‘perlato’, di grande bellezza e lucentezza con un morbido tocco al tatto e una sensazione di freschezza facilitando la traspirazione del corpo. Per questi motivi, il cotone mercerizzato viene spesso utilizzato per la realizzazione capi d’abbigliamento intimi.

Il cotone makò è una produzione di filato di cotone dell'alto Egitto con lunghezza della fibra tra i 30 mm e i 34 mm destinato alla produzione di tessuti di cotone di alta qualità. 

La fibra di cotone Makò è lunga e resistente, di alta qualità, soffice e confortevole. Si tratta di un cotone puro, uniforme, leggero e setoso.

Il cotone Filoscozia è un filato prodotto con cotone nobile di altissima qualità e con fibre di lunghezza superiore a 34/36 mm.

L’eccellente qualità della materia prima e le avanzate lavorazioni consentono di ottenere un filato dai toni ineguagliabili, intensi e brillanti. Resistenti all’usura e all’abrasione i capi realizzati in Filoscozia sono irrestringibili e low-pilling. Lavati e rilavati, restano in forma, confortevoli e sempre uguali.

Naturale e salutare, il Filoscozia è particolarmente indicato per le pelli più delicate. Sottoposto a trattamento antibatterico, conserva tutte queste proprietà anche dopo numerosi lavaggi.

Cotone sottoposto a sanforizzazione ovvero a procedimento di finissaggio praticato sui tessuti per renderli irrestringibili e per fissarne stabilmente le dimensioni. (Consiste di una serie di operazioni, quali lavaggio, la pressatura, l’asciugatura e trattamento con sostanze chimiche appropriate).

Cotone a cui è stata effettuata garzatura ovvero operazione di finissaggio (rifinitura) che consiste nel sollevare il pelo superficiale del tessuto o del filato, per renderlo morbido al tatto. Si sottopongono a garzatura stoffe di lana, tessuti di cotone, come il mollettone, la flanella, e alcuni tessuti a maglia. II processo di garzatura si effettua mediante cilindri rotanti provvisti di punte metalliche (garzi) o con cardi vegetali che, per effetto di strofinamento, sollevano il pelo dando un aspetto più gonfio e peloso alla materia trattata.

Anche detto caldo cotone, è tessuto speciale che si ottiene grazie a una lavorazione piuttosto compatta del filo di cotone su una macchina speciale dove alcuni cilindri abrasivi creano una smerigliatura (detta anche garzatura, da cui deriva il nome di “cotone garzato”) del lato interno del tessuto. È questa lavorazione che crea infinite microcamere che generano il cosiddetto “effetto caldo cotone”: le microcamere creano un cuscinetto termico che mantiene il calore della pelle. 

I vantaggi del caldo cotone sono simili a quelli della lana come ad esempio la sensazione di calore e la traspirabilità. Ma il cotone interlock possiede altri vantaggi innegabili: una manutenzione molto facile, non infeltrisce, resiste gli agenti atmosferici, è facile da lavare e si asciuga molto velocemente.

Il cotone elasticizzato si realizza con l’utilizzo di microfibre elastiche che vengono aggiunte al cotone in percentuali che vanno dal 4 al 10%. E’ un tessuto che viene fatto con particolari macchine da maglieria nelle quali al cotone viene aggiunto l’Elastam. Questa fibra, anche in piccole quantità, dà una buona elasticità al tessuto. Si ottiene così un prodotto compatto, molto liscio e resistente, capace di estendersi in diverse direzioni. Queste doti portano ad una grande vestibilità e resistenza all’usura.

Si tratta una fibra prodotta a partire dagli anni sessanta dalla polpa di legno degli alberi di faggio; totalmente biodegradabile e naturale si ricava con un procedimento che esclude l’uso di qualsiasi componente sintetica. 

I tessuti fatti di Modal non si sfibrano; rispetto al cotone, essi si restringono e scoloriscono più difficilmente. 

I tessuti che contengono Modal sono lisci, soffici e soprattutto traspiranti, possiedono infatti un elevato indice igroscopico e quindi una spiccata capacità di assorbire l’umidità. Per questa ragione sono adatti a tutte le stagioni.

variante del Modal molto più leggera. Un vero peso piuma tra i tessuti.

Viste le sue ottime qualità il Modal viene spesso abbinato ad altri tessuti; come nel caso del cotone per migliorarne la qualità, la lucentezza e la durata.

Conosciuto anche con il nome del marchio commerciale Lycra; è una fibra sintetica di poliuretano molto utilizzata per elasticizzare i tessuti. Le proprietà più importanti di un tessuto realizzato con fibre naturali e Elastam sono: -Resistenza nel tempo - Elasticità e flessibilità (Può estendersi fino a 5 volte la sua lunghezza iniziale) -Mantenimento della forma – Facilità di colorazione - Aspetto trasparente e lucido, a seconda della mescola – Lavabilità.

o Merino. È una qualità particolarmente pregiata di lana, ricavata dal vello dell'omonima razza di pecore. Questo tipo di lana viene spesso utilizzata per la realizzazione di capi di maglieria intima perché possiede fibre più sottili, morbide e confortevoli a contatto con la pelle, ma anche perché la loro struttura possiede una forma molto arricciata (quindi trattiene meglio il calore, proteggendo sia dal freddo che dal caldo intenso).

La lana e cotone nasce dall’unione di due strati di tessuto; nello specifico, uno di lana all’esterno e uno di cotone all’interno, che sono poi legati tra loro con un sottilissimo filo di microfibra. Lo scopo di questo materiale è quello di isolare la lana dal contatto con la pelle, infatti, usando uno strato di cotone si evita ogni tipo di allergia o irritazione.

L’unione di questi due materiali consente la realizzazione di capi intimi ideali per la stagione fredda. Il tessuto ottenuto risulta estremamente caldo nonostante sia molto sottile.

La seta garantisce estrema piacevolezza al tatto ed al contatto col corpo. Nonostante lo spessore esiguo garantisce un elevato isolamento termico.

Tessuto ottenuto dall’unione dei due materiali sommandone in questo modo le caratteristiche e le qualità.

Filato ottenuto dalla microfilatura di fibre acriliche, di nylon, di poliestere o di rayon; alcuni tessuti in microfibra si ottengono combinando due tipi differenti di fibra come per esempio il nylon e il poliestere. Le caratteristiche che le microfibre conferiscono ai manufatti tessili possono essere riassunte in morbidezza, flessibilità, scorrevolezza, brillantezza, elevato potere coprente, elevata densità di filamenti per unità di superficie, strutture fini con piccoli interstizi vuoti.

Tessuto che nasce accostando la leggerezza del Modal e la preziosità del cashmere ottenendo un tessuto morbido e traspirante, che scalda senza risultare voluminoso e segue perfettamente ogni curva del corpo.

La viscosa è una fibra artificiale, ottenuta attraverso una lavorazione (che prevede passaggi chimici e meccanici) di fibre rigenerate, ovvero già presenti in natura, come la cellulosa. Ha molte caratteristiche in comune con la seta, ma può essere prodotta anche in fiocco per avvicinarsi di più a lana e cotone, con cui si può anche miscelare.

Il punto Milano è un tipo di Jersey realizzato con filati di cotone, lana o poliestere anche miscelati tra loro. Per aumentarne l’elasticità spesso viene aggiunto dell’elastam. Il risultato è un tessuto morbido e compatto spesso utilizzato per la realizzazione di caldi capi invernali.

Il pile è un tessuto ottenuto dalla lavorazione di fibre di poliestere. È particolarmente gradevole e soffice al tatto, allo stesso tempo è molto leggero, si lava perfettamente in lavatrice e asciuga velocemente. Vista la capacità di questo materiale di fornire grande calore e ideale per la realizzazione di caldissimi pigiama invernali.

Tipo di pile che al tatto risulta vellutato e molto soffice. Particolarmente termico ha anche la caratteristica di essere un tessuto anti-pilling, con l’uso e dopo un certo numero di lavaggi non fa gli antiestetici “pallini”.

Sì, tutti i prezzi sono comprensivi di IVA (22%)